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La Struttura del Servizio Sociale

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LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL SERVIZIO SOCIALE

Per struttura organizzativa intendiamo gli elementi che compongono l’assetto stabile dell’organizzazione del Servizio Sociale. Ci riferiamo agli aspetti che riguardano le finalità generali e i principi cui si ispira il sistema di servizi e di prestazioni offerti ai cittadini del Comune di Palermo, nonché alla componente umana formata da operatori afferenti a professionalità diverse. Tale struttura, negli anni, ha assunto diverse conformazioni a seconda dei vari modelli organizzativi adottati.
Per la rappresentazione grafica delle Unità Organizzative del Settore dove è presente il Servizio Sociale e gli Uffici dai quali dipende dal punto di vista gerarchico visualizza l'organigramma in allegato.
Prima di descrivere, nello specifico, la struttura del Servizio Sociale del Comune di Palermo, riportiamo, brevemente, uno stralcio tratto da un testo di Luigi Gui dal quale si evincono obiettivi e finalità del Servizio Sociale.
“L’obiettivo principale del servizio sociale, ciò che dà senso al suo esistere come coniugazione professionale, ai suoi fondamenti, è chiaramente indicato nelle norme che in Italia definiscono il profilo professionale dell’assistente sociale, (…) che opera per (ndr) «la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi, comunità in situazioni di bisogno e di disagio» [1]. Certamente questa finalità si può perseguire solo se contemporaneamente si sono attivati interventi per la progettazione, organizzazione, gestione, integrazione dei servizi pubblici e privati che devono offrire una rete integrata di risposte concrete ai disagi esistenziali dei cittadini di una determinata comunità territoriale.” [2]
Descriviamo, ora, le finalità generali del Servizio Sociale del Comune di Palermo contenute nello Statuto. I principali obiettivi generali sono i seguenti:

  • l'affermazione e promozione delle pari opportunità tra i sessi;
  • il sostegno alla famiglia nel riconoscimento del suo valore sociale e formativo;
  • la tutela dei diritti dei minori promuovendone l'educazione e la socializzazione e adoperandosi altresì contro ogni forma di violenza e abbandono;
  • la formazione dei giovani, il sostegno dell'aggregazione spontanea ed organizzata, la prevenzione del disagio e dell'emarginazione;
  • la realizzazione dei diritti dei disabili e la loro piena integrazione sociale e lavorativa, attuando azioni concrete per l'abbattimento di ogni barriera di comunicazione e architettonica;
  • il riconoscimento della dignità degli anziani e la valorizzazione delle loro potenzialità e della loro esperienza, la loro cura ed assistenza, la promozione di occasioni di incontro e di partecipazione alla vita della società;
  • il riconoscimento e la valorizzazione del pluralismo culturale ed etnico;
  • l'integrazione nella comunità degli stranieri e apolidi;
  • il sostegno alle iniziative di solidarietà di singoli e alle associazioni di volontariato (da Statuto del Comune di Palermo)

La componente umana del Servizio Sociale del Comune di Palermo, oltre al personale dell’area amministrativa, comprende il personale dell’Area Socio Assistenziale di seguito elencato, i cui compiti sono contenuti nel regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi 20/03/2012:
  • assistenti sociali coordinatori;
  • assistenti sociali;
  • psicologi;
  • sociologi;
  • pedagogisti;
  • esperti dell’area socio assistenziale.
Come si può evincere, il Servizio Sociale del Comune, nel suo insieme, risulta essere caratterizzato da una complessa articolazione di professionalità che, assumendo diversi e vari gradi di responsabilità, sono impegnate nel raggiungimento dei fini istituzionali nel campo degli interventi di politica sociale. Considerando che l’assetto attuale del Servizio Sociale è di recente costituzione, la corrispondente identità professionale è in fase di sviluppo e di consolidamento.
Il presupposto fondamentale per la buona riuscita degli interventi è l’integrazione delle varie professionalità, la valorizzazione di tutte le risorse umane, la flessibilità della loro organizzazione rispetto alle mutevoli esigenze che provengono dall’esterno. Tali principi sono alla base di ogni progetto di cambiamento degli assetti organizzativi e devono essere tenuti in considerazione nell’attuazione delle priorità individuate dall’indirizzo politico.

 

 

[1] Art.1, legge 23 marzo 1993, n. 84, Ordinamento della professione di assistente sociale e istituzione dell’albo professionale.
[2] Gui L., Le sfide teoriche del servizio sociale. I fondamenti scientifici di una disciplina, CarocciFaber, Roma, 2006.

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