8 - Realizzazione di un progetto di affidamento familiare
8.1 Prima fase – l’avvio dell’affidamento
- In relazione alle specifiche situazioni dei minori per i quali si prevede un affidamento, sulla base del progetto di intervento individualizzato elaborato a favore del minore e della sua famiglia, si ipotizza un abbinamento ragionato tra il minore e l’affidatario individuato dalla Banca Dati che risulta più idonea, per caratteristiche personali e familiari, disponibilità offerta, ecc.
- All’affidatario così individuato, gli si presenta la proposta di affidamento, fornendogli tutte le informazioni necessarie sul minore e sulla sua situazione (garantendo in questa prima fase l’anonimato del minore) affinché possa confermare o meno la sua disponibilità verso quella specifica situazione. In caso di assenso si cominciano a delineare le modalità di procedimento.
- Tenuto conto delle esigenze del minore e dell’affidatario, si procede con un affiancamento graduale per una reciproca conoscenza e familiarizzazione, costantemente supportata e verificata dagli operatori dei servizi sociali competenti.
- In seguito all’esito positivo del periodo di affiancamento, verificata la concreta possibilità che si stabilisca una relazione costruttiva tra i soggetti, il progetto viene definito e sancito con un provvedimento formale.
- La famiglia di origine del minore è informata e coinvolta nel progetto di affido a cura degli operatori incaricati.
8.2 Seconda fase – Sostegno e monitoraggio
Durante il periodo di affidamento è previsto un monitoraggio costante del progetto con verifiche periodiche, colloqui individuali, consulenza e sostegno psico-sociale all’affidatario, al minore e ai suoi genitori, cura dei rapporti tra il minore e la famiglia di origine, incontri tra gruppi di affidatari, assemblee tematiche di interesse comune e ogni altra attività utile affinché si realizzino gli obiettivi preposti.
8.3 Terza fase – Conclusione del progetto di affidamento familiare
In prossimità della scadenza del provvedimento di affidamento è programmato un momento di verifica finalizzato a valutare il raggiungimento degli obiettivi preposti o la necessità di prorogare l’affido.
Se la famiglia di origine del minore ha superato le proprie difficoltà e il minore può tornare presso i suoi genitori, si programma un rientro graduale. E’ un momento di festa per la riuscita del progetto ma è anche un momento delicato per il minore, l’affidatario, la famiglia di origine.
Qualora le situazioni specifiche non consentissero il rientro del minore presso la propria famiglia di origine viene valutata la possibilità di riformulare e prolungare il progetto di affidamento.
8.4 Chiusura dell’affidamento familiare
Un affido si chiude quando:
- Sono stati raggiunti gli obbiettivi del progetto di affido
- Quando il minore rientra presso la sua famiglia di origine
- Quando la permanenza presso la famiglia affidataria è controproducente per il minore
- Quando il minore raggiunge la maggiore età