5 - Chi sono i minori affidati
I minori che vanno in affidamento familiare possono avere qualsiasi età al di sotto dei diciotto anni anche se, prevalentemente, ci si riferisce a bambini e ragazzi di età scolare, talvolta già adolescenti. Possono essere italiani o stranieri, che appartengono ad un nucleo familiare di origine momentaneamente impossibilitato o non in grado di occuparsi delle esigenze materiali e psicologiche del minore, ma il cui legame affettivo è ritenuto ugualmente importante per il minore stesso.
Dunque, per i minori che vanno in affidamento familiare non è stato dichiarato lo stato di abbandono morale e materiale da parte delle famiglie di origine.
A causa delle complesse vicende familiari a volte anche molto dolorose, negli affidamenti giudiziari, sovente, il minore ha già vissuto l’allontanamento dalla propria famiglia di origine, sperimentando esperienze di inserimento in comunità di accoglienza o precedenti esperienze di affidamento familiare. Pertanto, al momento di avvio di un progetto di affidamento familiare è possibile che il minore provenga:
- dalla famiglia di origine
- da una Comunità di Accoglienza
Secondo le specifiche situazioni è possibile che il minore vada in affidamento familiare congiuntamente a dei fratelli e/o sorelle, così come è possibile che abbia dei fratelli e/o delle sorelle che permangono nel nucleo familiare di origine o che sono inseriti in comunità di accoglienza o che sono anch’essi in affidamento familiare presso altri affidatari. Con tutte le figure familiari ritenute significative il minore mantiene regolari rapporti, secondo quanto previsto dal progetto di affidamento.