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Approfondimento su La Città dei Ragazzi

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La città dei Ragazzi negli '50 La "Città dei Ragazzi" si manifesta per edizioni annuali, comprese tra il mese di aprile e la festività dell'epifania, sulla base di un programma calendarizzato di laboratori, iniziative, giochi di socializzazione, con i quali esplica la sua funzione ludico-educativa in perfetta sintonia con gli elementi storico-paesaggistici del parco che l'accoglie.

L'azione ludico-educativa della struttura si esplica attraverso laboratori ove vengono sviluppate attività di tipo manipolativo e interpretativo, proponendo, in genere, la trasformazioni in oggetti finiti di materie prime povere, quali: cartone, legno, gesso, plastica, ceramica , vetro, ecc.

Altri laboratori, più specialistici, sono finalizzati invece ad accostare i bambini ad alcune delle attività artistiche dell'uomo, come ad esempio il teatro, il cinema, la musica, la pittura, la scultura ecc. In entrambe le tipologie laboratoriali, sia quella quotidiana che quella specialistica, l'attività viene svolta direttamente dai bambini sotto la guida e l'intrattinemento di animatori.

La città dei Ragazzi negli '50 - Il battelloIl progetto di recupero della struttura ha riproposto, anche, due tra le attrezzature più suggestive della "Città dei Ragazzi" degli anni '50: il treno e il battello fluviale, il cui uso da parte dei bambini è strutturato come veri e propri mezzi di trasporto, con orari, corse e prenotazioni.

In rapporto alle disponibilità finanziarie destinate allo stumento finanziario, alle consuete attività che costituiscono il programma della "Città dei Ragazzi", possono aggiungersi anche speciali iniziative dedicate all'infanzia e coerenti con l'indirizzo generale.

La più significativa è il "Il Festival Internazionale del Bambino" che è stato riproposto nel 1999 e nel 2000 dopo un'interruzione durata ben quarant'anni.

Essa era la manifestazione cardine della "Città dei Ragazzi" degli anni '50, basata sul "materiale culturalmente prodotto" per l'infanzia anno dopo anno in quasi quaranta nazioni tra cui, oltre ovviamente Italia, la Cina, gli USA, l'ex URSS, il Giappone, Israele, la Gran Bretagna, laFrancia, paesi del nord-Africa, ecc.

I paesi partecipanti vengono rappresentati da gruppi di dieci/dodici bambini che, nei giorni di permanenza alla "Città dei Ragazzi", propongono al publico attività caratteristiche dei loro paesi di provenienza (teatro, canto, danza, musica, ecc.), realizzando una concreta occasione di scambil di culture e tradizioni, direttamente e attraverso il linguaggi internazionale del gioco.

Occorre aggiungere che sin dalla sua riapertura, la "Città dei Ragazzi" svolge anche una non marginale azione di recupero sociale. Posta al centro, intatti, di ancuni dei quartieri socialmente più complessi di Palermo (S. Lorenzo, S. Filippo Neri, Pallavicino), è diventata rapidamente punto di riferimento per molti bambini e ragazzi normalmente dediti alla piccolo delinquenza o, nel migliore dei casi, alla totale inattività extrascolastica. Essi trovano nella strutura - grazie anche al lavoro svolto dagli animatori e dal personale di servizio succedutosi negli anni - l'ambiente più idoneo per scoprire e valorizzare la propria creatività e le capacità relazionali apparentemente inesistenti, spesso destinate a rimanere ignote in ambito scolastico.

Bacino d'utenza. Inizialmente di tipo essesialmente cittadino, si è progressivamente esteso a tutta la Sicilia, interessando anche, negli ultimi anni, la Campania, la Puglia e al Calabria. Ogni anno, infatti, la "Città dei Ragazzi" è frequentata da numerossisime scolarasche (circa duecento) - materne, elementari e medie - essendo diventata tappa prioritaria delle loro escursioni primaverilli.

Alle visite scolastiche, ovviamente, la "Città dei Ragazzi" quotidianamente è fruita sia da cittadini palermitani che da quelli provenienti dall'interland palermitano.

Le attività della struttura sono destinate ai bambini dai 3 ai 13 anni. Ai più piccoli è dedicato una specifico spazio denominato "Miniclub" la cui attività è curata da appositi animatori.

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